Rigenerare e rigenerarsi – Un piccolo tributo a Itsuo Tsuda

Recentemente, nel Dojo abbiamo dedicato una sessione di allenamento al “katsugen undo” (活 元 運動), il “movimento rigeneratore” diffuso da Itsuo Tsuda, il quale apprese tali principi da un medico, Haruchika Noguchi e studiò per una decina di anni Aikido come allievo interno del dojo di Morihei Ueshiba prima di partire per la Francia. Lì si laureò alla Sorbona e dedicò il resto della sua vita a insegnare Aikido e diffondere i principi del movimento rigeneratore, fondando la “Scuola della respirazione”.

Non capita tutti i giorni di avere la fortuna di esplorare altri stili e altre scuole. Nel caso dell’opera e dell’eredità di Itsuo Tsuda, vale la pena cercare di approfondire il significato dei due pilastri dei suoi maestri (Noguchi e Ueshiba): la ricerca di un movimento naturale e rigenerante per raggiungere una postura non condizionata, una condizione fisica, mentale, naturale, sana e neutra, nota come seitai (青苔).

Riteniamo utile citare alcuni passi tratti da uno dei libri di Itsuo Tsuda, Il triangolo instabile:

Nascere seitai,vivere seitai e morire seitai. […]
Una cosa così semplice dovrebbe essere compresa rapidamente e messa in pratica da tutti.
Nei fatti questo non avviene così facilmente come si pensa.
Quando si vedono delle persone che praticano da anni, si è tentati di credere che abbiano capito almeno qualcosa. Non è sempre così perché gli eventi successivi mostrano che essi non sempre sono indipendenti e liberi. Al minimo urto possono essere scossi da cima a fondo. Non si liberano dai vecchi luoghi comuni che li tengono legati ben stretti.

Non ho assolutamente intenzione di rifiutare la civiltà. Al contrario, l’accetto. A convincermi dei suoi vantaggi basterà un’interruzione dell’elettricità di qualche ora, con gli inconvenienti che ne conseguono, le nuove abitudini da prendere, etc.
Eppure i civilizzati continuano a sognare il ritorno allo stato di natura: le vacanze, la tintarella sulla spiaggia, il naturismo, la vita in comunità, i viaggi in terre lontane per sfuggire alla civiltà; il ritorno al passato, all’infanzia o alla vita precedente, secondo la teoria della reincarnazione in voga da anni.
Perché una cosa tanto semplice come vivere è diventata tanto complicata per i civilizzati?
Rispondere a questa domanda non è così facile come si immagina di primo acchito. La reazione impulsiva di far tabula rasa di tutto quanto si è accumulato in passato, non costituisce una buona risposta, perché, presto o tardi, saremo costretti a raccogliere i pezzi del vaso rotto e a rincollarli.

Cercare di riassumere tutto ciò che è stato insegnato da Itsuo Tsuda è impossibile. E questo post è solo un piccolo contributo per onorare l’enorme attività di questo sensei che ha dedicato la sua vita alla diffusione dell’Aikido e dei suoi principi più elevati.

Di sicuro, egli credeva fortemente che la pratica di un’arte marziale, in particolare l’Aikido, fosse solo uno strumento per raggiungere un livello superiore di consapevolezza, che è qualcosa di leggermente diverso dal benessere, che pure è una conseguenza della corretta applicazione di un movimento rigenerante.

I suoi risultati e le sue ispirazioni sono impressionanti. Nella sua scuola, ogni sessione ha il suo nucleo centrale nella pratica dello “yuki”, un tocco gentile che, connettendo i partner, facilita e consente una sorta di “risveglio” del nostro sé interiore.

Leggendo i suoi libri, è immediato notare che il vissuto di Tsuda affonda le radici in un solido terreno di pratica. Quelle pagine sono una preziosa testimonianza del tipo di allenamento proposto da Morihei Ueshiba ai suoi studenti. E della sua finalità.

Tuttavia, quest’uomo, che ha raggiunto obiettivi eccellenti, sia nello studio delle arti marziali sia nel campo degli studi universitari, non ha scritto una sola parola sull’efficacia, sull’autodifesa, su come si sconfigge un nemico…

Perché? Ha forse rinnegato tutto il suo passato? Di sicuro non è stato bloccato dal passato (suo o altrui), piuttosto usandolo per sviluppare qualcosa utile per vivere pienamente la sua vita, aiutando gli altri a fare lo stesso.

Che è, alla fine, ciò che conta davvero.

 

**Disclaimer** La fotografia che ritrae Itsuo Tsuda durante l’applicazione di uno “yuki” è di proprietà di Eva Rodgold.
“Il triangolo instabile” è pubblicato da Luni Editrice.

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